Nutrizione

Il panettone quotidiano

PanettoneNemmeno due settimane fa ho scritto un post sulla mia fanpage di Facebook che parlava di quanto sia importante godersi le feste di Natale e di come, almeno per i giorni festivi, facciamo bene a goderci i manicaretti della nonna o della mamma.

Detto ciò vorrei stimolare tutti voi al consumo sano e consapevole. E’ giusto godersi il cibo ed è sano sapere cosa stiamo mangiando. Questo vale per tutti gli alimenti ma dato che siamo sotto Natale vorrei prendere come esempio il Re delle feste, il fulcro di ogni cenone, sua Maestà il Panettone!

Dolce tipico delle feste di natalizie a base di farina, uova, burro, zucchero, canditi e aromi. Sembra sia nato nel nord Italia alla fine del 1400 alla  corte di Ludovico il Moro, Duca di Milano. Per la festa di Natale il suo cuoco inavvertitamente bruciò il pane, quando uno sguattero di nome Toni per recuperare all’incidente decise di preparare un pane dolce, il pan di Toni appunto, che riscosse un enorme successo per poi diventare il nostro Panettone.

Ora siamo ben lontani da quell’evento storico e nei nostri supermercati se ne trovano di tutti i tipi e di tutti i gusti. Ma siamo sicuri di saper scegliere il prodotto migliore? No? Bene! Anzi, MALE! Impariamo a conoscerli leggendo le etichette.

Cercherò di essere sintetico e di darvi 3 semplice regole per una scelta consapevole:

Regola 1)

L’ordine dei vari ingredienti è molto importante. Il primo che troverete sarà quello più presente nel prodotto e così a scendere. Questo ci permette di capire cosa stiamo mangiando.

Andiamo sul pratico.

Prendete il panettone che avete comprato, giratelo e leggete l’etichetta. Fatto?
Qual è il primo ingrediente che leggete?
Sono certo sia la farina, solitamente quella di grano tenero 00 (non dirò nulla sulla farina perché sarebbe un discorso troppo lungo, per ora facciamocela andare bene).

Secondo ingrediente? Qui possono esserci variazioni. Il secondo ingrediente che rende il panettone buono e sano dovrebbe essere uova fresche o al limite i tuorli (alcuni ci mettono quelle liofilizzate che non sono il massimo). Purtroppo quello che troverete più frequentemente al secondo posto sarà lo zucchero. Questo è un primo indice di un panettone di scarsa qualità. Lo zucchero costa meno delle uova e quindi viene messo in maggiore quantità quando si vuole risparmiare. In questo modo si rende il prodotto più dolce e meno sano (molti ci mettono addirittura dei dolcificanti industriali di scarso valore nutrizionale come sciroppo di glucosio, zucchero invertito ecc..).

In terza posizione dovrebbe esserci il burro (possibilmente fresco) molti però usano grassi di altra natura ma lo vedremo dopo.
La quarta posizione dovrebbe essere quella dello zucchero, che sarebbe opportuno non venga sostituito con altri dolcificanti (come detto prima).

Ricapitolando, un panettone di alta qualità deve possedere la seguente composizione in ordine decrescente degli ingredienti più importanti: farina, tuorlo di uova fresche, burro fresco di panna, zucchero. Una piccola nota: i produttori non sono obbligati a scrivere se il burro è fresco di panna o proveniente da siero di latte congelato e se le uova sono fresche o in polvere o congelate. Sta quindi al vostro buon senso  scegliere coloro, che di propria iniziativa, forniscono informazioni maggiori e più dettagliate.

Regola 2)

Individuare che tipo di grassi sono stati utilizzati. Purtroppo si sta usando troppo spesso l’olio di palma o peggio ancora la margarina. Assicuratevi che il vostro panettone sia fatto SOLO con il burro. E’ un alimento calorico, certo, ma almeno è di buona qualità. Poi abbiamo detto che delle calorie ci occuperemo dopo le feste.

Regola 3)

Evitate prodotti ricchi di conservanti e, peggio ancora, di coloranti. Evitate aromi non ben definiti (se trovate la dicitura aromi naturali è decisamente meglio).

Vi invito a fare un piccolo sondaggio, prendete al supermercato i panettoni più commerciali e leggetene le etichette, valutate i due/tre migliori e verificatene il prezzo. Vi renderete conto di come a volte l’industria alimentare ci faccia pagare più la marca che la qualità.

So bene che le etichette le leggono in pochi, ma sono molto utili per preservare la nostra salute. Se anche per voi il cibo è un piacere forse può essere utile fare in modo che non diventi qualcosa di nocivo.

Buone feste a tutti

 

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