Nutrizione

La bufala del tonno in scatola

tonnoinscatolaParliamo di tonno in scatola e di bufale. Da qualche settimana sta girando la pseudo-notizia che esorta a fare attenzione all’etichetta delle scatolette. Ci viene detto che la dicitura FAO 71 o 61 indicherebbe la provenienza dal mare del Giappone e che quindi tale alimento potrebbe essere pericoloso in quanto “contaminato” dalle radiazioni fuoriuscite della centrale di Fukushima.

Attenzione perché la notizia è fuorviante e inesatta per 2 motivi:

1) Nell’area 61 che riguarda il pacifico del nord ovest (quindi Giappone) non viene pescato il tonno pinne gialle (quello delle scatolette).

2) l’area 71 (dove invece viene pescato tale varietà) è relativa al nord dell’australia/nuova guinea è distante già migliaia di chilometri.

Nell’area 61 al limite viene pescato il tonno rosso che comunque è sotto stretto controllo da parte della UE. Attenzione quindi alle notizie che vengono dalla rete, cerchiamo sempre di verificarle per non trasmettere inutili messaggi di allarme.

Qui potete leggere l’ottimo articolo del Fatto alimentare che racconta bene come stanno realmente le cose. Qui invece vi riporto la mappa delle aree di pesca tanto per avere un’idea di cosa stiamo parlando,

Pensiamo invece a cose più concrete come ad esempio che il tonno in scatola sott’olio è un alimento gustoso ma ricco di sodio e di grassi. E’ preferibile scegliere una qualità buona (che sia compatto e non a pezzettini che indicano tagli scadenti) e che venga conservato con olio extravergine di oliva. Il tonno al naturale ha sicuramente molte meno calorie e grassi, ma è decisamente più insipido e asciutto. A voi la scelta. Importante che quando preparate un’insalata usiate la testa altrimenti anziché tonno rischiate di mangiare una bufala 

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