Life coaching, Nutrizione

The China Study. L’AIRC dice la sua

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Salve a tutti. Oggi scrivo questo post che per me è davvero importante e riguarda un libro controverso che spesso viene considerato la bibbia dell’alimentazione soprattutto da chi ha scelto di seguire un’alimentazione vegana: The China study.
Io ho sempre avuto dei dubbi a riguardo e ho sentito notizie contrastanti. Mi sono fatto un’idea di massima e genericamente non lo valuto una fonte attendibile di informazioni.

Dato che il China Study è un ampio studio epidemiologico svolto negli anni Ottanta nella popolazione cinese, per verificare l’eventuale esistenza di un nesso tra determinati cibi e lo sviluppo di malattie cardiovascolari e cancro, ritengo che l’AIRC abbia voce in capitolo e questo articolo che vi posto qui, ci permette di ampliare le nostre vedute.

Se non altro perché tutto quello che leggiamo ovunque non è detto che debba essere sempre preso per oro colato. La mente critica è uno strumento davvero importante sempre. In ogni ambito. Per qualunque argomento.

Spero che le persone che supportano la visione del China Study non se la prendano a male e che l’articolo possa aiutarli ad vedere le proprie convinzioni da un punto di vista diverso che fa sempre bene.

Vi riporto qui una sintesi e per leggere l’intero articolo ho messo il link qualche riga più su.

Buona lettura

In sintesi

  • Il China Study è un ampio studio epidemiologico svolto negli anni Ottanta nella popolazione cinese, per verificare l’eventuale esistenza di un nesso tra determinati cibi e lo sviluppo di malattie cardiovascolari e cancro.
  • Lo studio ha considerato 367 diversi tipi di dati e ha analizzato oltre 8.000 correlazioni fra essi e la salute della popolazione. Il numero di correlazioni studiate è stato però considerato eccessivo dagli esperti di statistica, poiché permette di dimostrare qualsiasi teoria preconcetta.
  • T. Colin Campbell, l’autore del China Study, ha pubblicato i risultati in un libro e non in riviste scientifiche i cui articoli sono sottoposti a valutazione tramite il metodo del peer-review.
  • Il testo afferma, fra le altre cose, che la caseina, una proteina contenuta nel latte, sarebbe un potente fertilizzante per il cancro. Fra caseina e sviluppo di tumori effettivamente esiste una relazione, che è tuttavia analoga a quella fra il cancro e altre proteine, anche di origine vegetale. In sostanza, non importa da dove proviene una proteina ma qual è il suo effetto nell’organismo.
  • Sulla base degli studi sulla caseina, Campbell invoca l’abolizione totale di qualsiasi proteina e grasso animale nella dieta, in assenza tuttavia di dimostrazioni scientifiche.
  • In studi effettuati con i topi la dieta di Campbell ha provocato negli animali un aumento di tumori epatici, legati alla scarsa capacità dell’organismo di eliminare le tossine per via delle carenze nutrizionali.
  • Il China Study mescola indicazioni e dati corretti (come quelli sulla relazione tra consumo di carne rossa e lo sviluppo di alcuni tumori) con altre fantasiose: per questa ragione è un testo insidioso, oltre che inaffidabile.
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